Il primo passo per andare oltre è accorgersi di dove si è
Forse non ci hai fatto caso, ma nella tua testa c’è una vocina che parla senza sosta, non si ferma mai. Ti sei chiesto il motivo della sua esistenza? Come decide cosa dire e quando intervenire? Quanto di ciò che esprime corrisponde alla verità? In che misura è davvero importante per te?
E se in questo momento sorge in te il pensiero: "Ma che stai dicendo? Non ho nessuna voce in testa!".
Eccola, è proprio lei, la voce di cui ti sto parlando. Se sei sveglio, ti prenderai il tempo necessario per esaminarla e conoscerla meglio. Però c’è un problema: sei troppo coinvolto per essere obiettivo. Devi fare un passo indietro, se vuoi osservarla davvero.
Fermati un momento
Ipotizza di stare passeggiando e in te si svolga un dialogo del genere:
“ non dovevo chiamare Olga? Certo che dovevo farlo! Oh mio Dio, non so come ho fatto a dimenticarmene. Andrà su tutte le furie, non mi rivolgerà più la parola. Forse dovrei tornare indietro e chiamarla subito. Ma no, non voglio fermarmi proprio adesso….” Osserva come la voce si immedesima in entrambi i “protagonisti” della conversazione. Non importa di chi prende le parti, ciò che conta è che non si interrompe mai.
Quando sei stanco e non riesci a dormire, quando vuoi tornare in forma e poi procrastini, quando scegli una cosa e un attimo dopo cambi idea. Non c’è da meravigliarsi se non riesci a dormire, a metterti in forma o a prendere decisioni! Hai questo fattore di disturbo costante. Se osservi attentamente, constaterai che la voce cerca un posto confortevole in cui rifugiarsi. Cambia opinione non appena le sembra utile farlo e non cessa neppure quando scopre di aver sbagliato. Guardandoli da vicino, questi schemi mentali diventeranno evidenti. In realtà, la prima volta che scopri di avere una voce interiore che non sta mai zitta è scioccante. Potresti persino arrabbiarti e urlarle contro, nel vano tentativo di interromperla. Ma a quel punto capiresti solo che la voce sta gridando verso se stessa.
Una vita in consapevolezza
Da qui puoi accorgerti che la tua vita passa tra paure del passato e ansia del futuro senza vivere consapevolmente il momento presente, che è veramente breve e continuo.
Questo processo è un punto importante e non banale per stare bene.
Naturalmente per il viaggio oltre se stessi, oltre le proprie abitudini occorre una presa di consapevolezza e un allenamento costante che porti alla trasformazione.
Quando vuoi iniziare questo processo posso facilitarti il cammino
Come?
Io per prima, prima di poterlo trasmettere agli altri tramite il mio metodo, l’ho allenato. Posso dirti che la meditazione (mindfulness), la pratica costante su di sè, l’ascolto, la consapevolezza dell’allenamento (mindfull movemente), dell’alimentazione (mindful eating) sono una chiave fondamentale.
Scopriamo insieme da dove iniziare a farti stare bene.
Ti va?
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