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PERCHÉ FREQUENTARE UNA CLASSE DI FEET UP YOGA?

Giada Balugani

Perché vedere le cose da un’altra prospettiva, sotto tutti i punti di vista, è uno dei grandi vantaggi che si ottengono dalla pratica delle posizioni capovolte.

Le posizioni capovolte senza l’aiuto della “handstand chair" non sono fattibili per tutti a breve termine.


Inoltre frequentando con costanza questa classe i glutei, l’addome e i tricipiti miglioreranno la tonicità in modo importante.


È bellissimo vedere il mondo a testa in giù e fa bene?


Scopriamone i motivi….


Secondo il simbolismo dell’antico testo “Hatha yoga Pradipika”, nel 7° chakra (sahasrara), posizionato alla sommità del capo, risiede il Soma o Amrta, ossia il liquido dell’immortalità.


Questo potente elisir, partendo dalla sommità del capo, scende nella gola attraversando il 5° chakra (vishuddha), per poi continuare il suo percorso fino ad essere divorato dal fuoco di Manipura chakra (3° chakra), il centro energetico del plesso solare, all’altezza dell’ombelico.

Le posizioni invertite hanno la particolarità di interrompere questo processo, in quanto si oppongono alla forza di gravità, impedendo al liquido di scendere e di essere consumato dal fuoco di Manipura.

La conseguenza di questa pratica è il rallentamento del processo di invecchiamento.

Per questo motivo, yogicamente parlando, le posizioni invertite rivestono un ruolo fondamentale nella pratica dello yoga.

Ma non è finita qui; dal punto di vista energetico mettersi a testa in giù fa bene in quanto viene favorita l’ascesa di Kundalini, la nostra energia spirituale, verso i chakra superiori.

Kundalini è l’energia spirituale che giace latente, e si trova alla base della colonna vertebrale.

Una volta raggiunto il chakra della testa (sahasrara), dove si trova anche il nettare dell’immortalità, si raggiunge lo stato di beatitudine o di illuminazione, chiamato Samadhi.

Invertendo il corpo, succede che facilitiamo il processo di ascesa verso l’alto delle energie dei chakra inferiori del corpo.

Quindi, lo scopo della pratica delle posizioni invertite, da un punto di vista energetico, è quello di stimolare i chakra inferiori, di aprire il canale energetico principale (quello in cui si trovano collocati i chakra, che si chiama sumshumna nadi) e preparare il corpo per l’ascesa di Kundalini.

Inoltre, è stato dimostrato, anche a livello scientifico che il cielo è pervaso da una carica positiva mentre la terra è pervasa da una carica negativa.

L’uomo, quindi, quando si trova nella posizione eretta, ne è attraversato verticalmente dall’alto verso il basso, e poiché importanti fenomeni vitali, come l’attività nervosa e celebrale sono di natura elettrica, questa corrente esercita un importante influenza sugli stessi fenomeni vitali, in particolare sul sistema nervoso e sulle attività celebrali.

Per questo motivo, nelle posizioni capovolte, questa energia scorre ed agisce in senso opposto, ripristinando equilibrio nell’essere umano.

Oltre alla questione energetica, le posizioni capovolte hanno un sacco di benefici a livello fisico che mentale, in quanto migliorano lo stato di salute generale, contribuiscono a ridurre ansia e stress e aumentano la sicurezza in se stessi,

permette di sviluppare un maggiore potere di concentrazione e di aumentare la resistenza fisica, sviluppando la capacità di sostenere grandi sforzi senza affaticarsi e viene favorito il ritorno venoso e linfatico.

La circolazione venosa svolge un ruolo fondamentale nella purificazione del sangue, in quanto ha il compito di raccogliere il sangue carico di anidride carbonica e di scorie del metabolismo e di ricondurlo, passando attraverso fegato e reni, al cuore e in seguito ai polmoni, dove viene filtrato dall’anidride carbonica e rifornito di ossigeno.

Il sistema linfatico invece, svolge una importantissima funzione di drenaggio, e rappresenta, per così dire, un sistema di circolazione parallelo a quello venosa, in quanto si occupa di trasportare la linfa, un liquido composto da materiale di scarto, globuli bianchi, proteine, grassi ed altre sostanze che vengono veicolate agli organi di depurazione (fegato, reni, polmoni, linfonodi).

La linfa deve risalire dalle gambe verso l’alto, in direzione degli organi di depurazione, però, a differenza del sistema circolatorio venoso, dove il ritorno è favorito dall’azione di pompaggio del cuore, questa azione avviene grazie alla contrazione dei tessuti.

Deve quindi combattere la forza di gravità, ed è facile comprendere come, a causa di una eccessiva immobilità, dovuta magari ad una vita sedentaria, questa azione muscolare viene meno, e quindi la linfa tende a ristagnare nei tessuti, specialmente nelle gambe.

Il vantaggio delle posizioni invertite è quello di favorire sia il ritorno venoso che quello linfatico verso gli organi di depurazione.

Per questo motivo, mettersi a testa in giù contribuisce ad eliminare i ristagni di tossine nelle gambe, negli organi addominali, e ad attivare il sistema immunitario. Questo processo nutre le cellule di tutto l’organismo, cervello compreso.

Le inversioni, infatti, apportano un ricco afflusso di sangue ossigenato al cervello, lasciandoci una piacevole sensazione di freschezza mentale e stimolano le funzionalità della ghiandola pituitaria, facendola funzionare in modo più efficiente.

Poiché questa ghiandola si preoccupa di secernere ormoni e di svolgere importanti funzioni di controllo di numerosi organi, tra cui la tiroide e gonadi (ovaie e testicoli) tutto ciò, ha un effetto positivo sui processi metabolici.


Una pratica costante delle posizioni capovolte, quindi, contribuisce ad un buon funzionamento del sistema ormonale del corpo e poiché gli ormoni hanno un’influenza notevole sul nostro umore, praticare le invertite porta anche equilibrio e tranquillità mentale.

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Giada Balugani

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